La polizia ha un verso, ed è sempre lo stesso.

La polizia ha un verso, ed è sempre lo stesso.

Da qualche tempo i “telecamerati” (cit.) di Casapound stanno affiggendo dei manifesti con cui invitano i cittadini ad andare a dirglielo (che sono delle merde, è ovvio) e così ieri un po’ di compagni e di compagne hanno pensato bene di prenderli in parola. Ma come era già accaduto in passato qualcuno ha reso la comunicazione difficile, se non impossibile. E dire che anche a Palermo, a Cuneo, a Napoli e in molte altre città del belpaese si è più volte cercato il “dialogo”, ma niente da fare. C’è sempre qualcuno che si mette in mezzo. E se questo qualcuno non c’è, stranamente non ci sono neanche loro. Parliamo ovviamente di quesi signori con i caschi blu, oppure neri con la fiamma, che (è una legge non scritta della strada) hanno un verso ben preciso. A loro danno le spalle, mentre a noi mostrano scudi e manganelli. Forse hanno il compito di difendere le tartarughe dall’estinzione. Fatto sta che questo fenomeno si verifica sistematicamente. Sempre. Potremmo tranquillamente bandire un concorso a premi per chi riesca a dimostrare che almeno una volta sia successo il contrario, ma siamo sicuri che la competizione resterebbe senza vincitori. Tutti i loro video, fateci caso, hanno una caratteristica in comune: sono girati da dietro, con la tranquillità di chi sa d’essere protetto e con quell’accuratezza degna di un cameramen di DigosTV. Un po’ strano per un movimento di presunti “ribelli antisistema”… no? A pensarci bene è un po strano perfino per dei fascisti. Perchè se è vero che da sempre sono stati gli utili strumenti dello Stato, è anche vero che qualche volta alcuni patti saltano e si ingenerano dei cortocircuiti. Anche Forza Nuova, tanto per citare un’organizzazione che a Roma è praticamente inesistente, qualche anno fa ebbe il suo momento di gloria a Centocelle. Ma loro mai, roba che al confronto quelli dell’UDC sembrano una manica di scapestrati. Ormai hanno talmente introiettato questa logica da questurini che, per confutare l’inconfutabile, si attaccano al fatto che l’aggredito pur conoscendo bene gli infami non ha intenzione di denunciarli. Dimostrando così una coerenza che loro, da bravi piagnoni, si sognano. E che ne sai, magari un giorno avremo finalmente la possibilità di riuscire a dirgli anche questo.