Rapina a casa Rauti…

gli scheletri nell'armadio

Ieri notte un commando di ladri (antifascisti ad honorem) si è introdotto nella casa romana di quel boia fascista che risponde al nome di Pino Rauti, e l’ha svaligiata. Sembra che il vecchiaccio si sia particolarmente lamentato per il furto di alcuni cimeli a cui teneva particolarmente: i dollari della CIA incassati negli anni ’70, gli attestati dei servizi segreti italiani per i servizi resi durante la strategia della tensione, le lettere di ringraziamento della Confindustria e un numero imprecisato di scheletri che custodiva gelosamente nel proprio armadio. Un suggerimento agli scassinatori rossi, vendetevi tutta la refurtiva e godetevi i soldi, ve li meritate tutti. Un’ultima cosa, se ci scappa un brindisi… dedicatecelo.