parentopoli, sindacatopoli… fascistopoli
Se fosse la trama di un film la scena che forse rappresenterebbe meglio quello che sta venendo fuori in queste settimane a Roma sarebbe certamente quella dell’assalto al galeone, tipica delle pellicole sui pirati. Con il sindaco Alemanno che nelle vesti di un Jack Sparrow de noantri guida il suo manipolo di camerati alla caccia dei forzieri. E negli assalti scomposti non si può star certo a star li a pensare all’etichetta, bisogna arraffare tutto, prima che lo faccia qualcun altro, anche a rischio di esporsi a quelle colossali figure di merda che da qualche settimana coinvolgono la giunta capitolina. Parenti, amici, amanti, camerati vecchi e nuovi… e chi più ne ha più ne metta. Quello che per migliaia di persone è diventato quasi un sogno, il contratto a tempo indeterminato, per i sodali del forchettone nero è un bottino da spartirsi. Oggi è venuto fuori che il caposcorta del sindaco è riuscito addirittura a piazzare un doppio colpo: il figlio all’ATAC e la figlia all’AMA. Ovviamente per “chiamata diretta”, come per gli altri 854 assunti dall’ATAC e i 544 selezionati dall’Elis, una agenzia dell’Opus Dei. Tutti entrati senza nemmeno la scocciatura dei concorsi farsa. Di fronte ad una situazione del genere uno si sarebbe aspettato una sollevazione della cosiddetta opposizione, del resto quale occasione migliore per attaccare il sindaco e minarne la credibilità? E invece nulla, o quasi. Fino ad oggi la questione sembra confinata alle schermaglie di routine che animano l’aula Giulio Cesare e la ragione non e poi così difficile da capire. Se inizia a schizzare la merda qui si sporcano tutti, centrodestra, centrosinistra e sindacati confederali. Magari le giunte Rutelli prima e Veltroni poi saranno state più attente alla forma, ma la sostanza non era poi così diversa e l’ha spiegato bene il coordinatore nazionale della USB, Pierpaolo Leonardi, in un’intervista rilasciata al Corsera qualche giorno fa (leggi). Speriamo che nei prossimi giorni le inchieste si allarghino anche ad altri “carrozzoni” comunali, come ad esempio quelli in cui grazie all’amico/camerata/assessore Croppi sono stati imbarcati almeno una decina dei fascisti del terzo millennio che così, dopo aver rimediato casa al centro di Roma grazie a Veltroni, hanno rimediato il posto fisso grazie ad Alemanno. Altro che fascisti del domani, questi so’ peggio dei democristiani…