La politica di Alemanno

La politica di Alemanno

Sta avvenendo una cosa curiosa in un simpatico quartiere popolare di Roma, Colle Salario, che la dice lunga sul perchè il centrodestra e Alemanno ha vinto e vincerà le elezioni per sempre in assenza di una alternativa credibile. Bene, alcuni giorni fa si è sparsa la notizia che nei pressi delle case popolari del quartiere dovesse sorgervi un campo nomadi. Ora, ovviamente la notizia era falsa, circolata non si sa come e smentita da tutti gli organi competenti. Si sapeva che era falsa sin dall’inizio, e per chi aveva dei dubbi bastava che si facesse un giro nel quartiere per capire che oltre che falsa risultava a dir poco inverosimile. Bene, da questa notizia, già da alcuni giorni, praticamente tutti i ragazzi dei palazzi popolari del quartiere presidiano una piazza, dando sfoggio di razzismo, fascismo latente e atti vandalici, appiccando qua e la fuochi e aspettando tutte le notti l’arrivo delle orde migratorie. Tutto questo ha assunto ieri i contorni del non-sense quando, verso le 17.00, accompagnato dalla celere e dal consueto codazzo politico, non si è presentato proprio lui, il sindaco in persona, improvvisando un comizio. Cosa diceva il buon Alemanno in questo comizio? Ovviamente, che la destra si impegnava con tutte le forze ad evitare lo stanziamento del campo nomadi, che c’è un problema di sicurezza, e via blaterando il solito canovaccio destrorso.

Il problema è che non esiste, ne è stato mai previsto, un campo nomadi; che il quartiere continua ad essere un tranquillissimo quartiere, sicuro, dove più che gli immigrati mancano servizi e lavoro; dove invece che perdere voti sulle infrastrutture assenti e la precarietà diffusa, il sindaco riesce a raccogliere voti, consensi e applausi su un falso problema, inventato di sana pianta, ma che crea paura e quindi stabilità verso chi comanda. Insomma, un modello perfetto per vincere le elezioni. E non dubitiamo che fra qualche tempo, guarda caso proprio sotto qualche campagna elettorale, rispunteranno i soliti stupratori rumeni, comparsi nel 2008 in massa e mai più rivisti. O le rapine nelle ville. O qualche rivolta di immigrati…