la classe, c’est la classe

la classe, c’est la classe

In ogni tribunale d’Italia c’è scritto che la legge è uguale per tutti solo che, come ha sagacemente sottolineato qualcuno, c’è chi è più uguale degli altri. E guarda un po’ il caso, si tratta sempre di qualche esponente della classe dominante. Così, se sei un compagno e vieni tirato dentro un qualche teorema giudiziario su fantomatici gruppi armati ti fai mesi e mesi di carcere (fino a 24) in custodia cautelare e poi rischi d’essere seppellito da anni e anni di pene solo per reati associativi. Mentre se rubi milioni di euro truffando e mandando in rovina i cosiddetti piccoli risparmiatori ti fai giusto qualche giorno e poi te ne torni nella tua villa con una pacca sulle spalle. Callisto Tanzi, il patron della Parmalat coinvolto nell’omonimo Crack ha fatto in tutto 104 giorni di prigione ed adesso sforna muffin nella villa intestata alla moglie. Sergio Cragnotti, responsabile del crack Cirio, dopo 180 giorni tra custodia cautelare e domiciliari adesso gira tranquillamente a piede libero, scrive libri e rilascia interviste. Manolo e Costantino per un’ipotesi associativa che la stessa cassazione ha ritenuto inesistente si sono fatti 6 mesi di carcere…