Il meno peggio… mena peggio

Il meno peggio… mena peggio

 

Se qualcuno aveva ancora bisogno di prove, oggi la retorica del “sindaco amico”, del “meno peggio”, del “meglio lui che i fascisti”, ha dimostrato tutta la sua inconsistenza. Per chi si fosse perso gli eventi, oggi un corteo (autorizzato!) dei movimenti di lotta per la casa è stato caricato senza poter giungere in piazza del Campidoglio, dove contestualmente avveniva l’incoronazione di Ignazio Marino a nuovo sindaco di Roma. Le cariche, di spropositata violenza vista la natura pacifica del corteo, con le famiglie occupanti in ciabatte e figli al seguito, assumono una valenza ancora più significativa visto il loro movente. Infatti, la polizia ha impedito il passaggio del corteo perchè in piazza del Campidoglio avveniva parallelamente una folcloristica “manifestazione” di dieci militanti del Movimento Sociale Europeo, con Castellino in prima fila. Il ridicolo sit-in dei neofascisti “istituzionali” era peraltro senza autorizzazione (anche qui confermando quale valenza abbia oggi il concetto di legalità borghese).

Potremmo dire come tutto questo non sia una novità, che ci siamo abituati, che in fondo è così che vanno le cose in una città dove a comandare sono i palazzinari, qualsiasi sia il “colore” momentaneo della giunta. E invece oggi è giusto prendere posizione. Dopo mesi di scazzi, in cui molti compagni ci invitavano a votare il “menopeggio”, oggi quel menopeggio si è presentato con tutta la sua forza. Chiarendo che non esiste alcuna possibilità di dialogo, che da una parte c’è il potere (Marino e Alemanno, PD e PDL), dall’altra chi vi si oppone. E chi si oppone a quel modello di società non potrà mai trovarci alcun accordo, neanche tattico o momentaneo. Chi si oppone al governo delle larghe intese ha come unica opportunità quella di ricostruirsi un rapporto di forze tale da condizionare le scelte di chi governa. Oggi i dodici punti di sutura in faccia a una ragazza di San Basilio esprimono meglio di tante parole il significato del governo amico. Amico dei padroni.