I fascisti e l’accento svedese

I fascisti e l’accento svedese

A volte alcune vicende sono talmente ridicole che meritano d’essere commentate. A Roma, su un muro di largo passamonti (zona San Lorenzo) da anni campeggia una scritta fatta dai compagni che recita “Lode e gloria, viva i partigiani”. Ogni tanto il decoro urbano la cancella, ma dopo pochi minuti la scritta torna al suo posto. Indelebile. L’altra notte un gruppo di “ardimentosi” fascisti ha pensato bene di dare prova del proprio “coraggio” tirando ben due secchielli di tinta bianca contro la scritta (vedi). Ora la cosa sarebbe già ridicola di per sé, chi conosce la zona sa che bene che il muro è lontanissimo dal cuore del quartiere eppure la fretta con cui è stata portata avanti “l’azione” più che “sprezzo del pericolo” denota una certa paura. E poi di scritte se ne fanno e se ne cancellano a decine. Senonché il “Commando Fantozzi” ha pensato addirittura di rivendicare il gesto… tenetevi forte…  con una telefonata all’Ansa!!!! Ci pare quasi di vederli questi di Milizia, con la molletta sul naso e lo sciarpone, intenti a cimentarsi con l’accento svedese. In tempi di governi tecnici e larghe intese fortunatamente c’è ancora chi ci strappa due risate…