Da oggi online antifaresistance.org

Da oggi online antifaresistance.org

Da oggi è online antifaresistance.org, sito che nasce dall’esperienza dei compagni napoletani di Radio di Massa e che si propone come catalizzatore, nazionale e internazionale, di notizie sull’antifascismo e la repressione. Proponiamo qui sotto il primo editoriale pubblicato sul sito e facciamo un enorme in bocca al lupo ai compagni e alle compagne che stanno dando vita a questa nuova esperienza.

Di ritorno da Milano…in viaggio verso ovunque

O forse, Comunicato N 0

Mai ci saremmo aspettati che la prima uscita di questo progetto coincidesse con l’anniversario della morte di Dax. E mai avremmo potuto sapere che proprio questi giorni sarebbero stati triste teatro delle gravissime aggressioni dei fascisti di CasaPound all’università di Roma.
Avevamo sperato di poter muovere i primi passi in una situazione di maggiore serenità. Ma la realtà è spesso diversa dalle aspettative, e noi non possiamo che trarre ancora più determinazione da questo. E quindi eccoci qui, dunque, in questo piovoso stralcio di marzo. Da qualche mese abbiamo cominciato a discutere della possibilità di dar vita da un programma che andasse in onda su radiodimassa.tk, in grado di fungere da catalizzatore di notizie su antifascismo e repressione e che avesse un collettivo redazionale che potesse, poi, lavorare per sintetizzare e rielaborare le informazioni raccolte.
Il nostro obiettivo è di tentare di porre un piccolo contributo al dibattito e alle esperienze che vanno sviluppandosi in giro per l’Italia e per l’Europa. E il nostro mezzo per raggiungerlo è un sito. Per esperienza personale sappiamo che di tutte le informazioni che siamo in grado di raccogliere, solo una minuscola percentuale riesce effettivamente a finire nel programma. Vorremmo invece cercare di gestire questa mole di news, corrispondenze, opinioni e contributi dando loro un supporto adeguato per riuscire ad arrivare a quanti più ascoltatori/lettori possibile.
L’idea di confrontarci con l’antifascismo e con i processi repressivi non nasce dal nulla; nella nostra esperienza di lotta contro l’estrema destra abbiamo avvertito l’esigenza di riuscire a collocare la forte attività dei fascisti in questa fase, entro un quadro ben definito. Questo quadro si chiama crisi. In questa fase, la necessità del padronato di gettare nelle strade elementi reazionari in grado di fermare e dirottare il malcontento generato dalle sempre meno sopportabili condizioni di vita, è un’esigenza non più prorogabile. Questo è ancor più vero se si guarda all’intera Europa e non soltanto al proprio paese. In quasi tutti gli stati (praticamente tutti eccetto la Grecia) la destra avanza ed il caso Olandese è quello più vicino ed emblematico. Ma la strategia di difesa del proprio potere non passa soltanto per il foraggiamento (politico e finanziario) dell’estrema destra, bensì anche per la costruzione di paradigmi repressivi sempre più ossessivi. Le nuove leggi dell’Europa Unita, declinate e codificate differentemente dai diversi governi, ne sono esempio nitido. Partendo da queste considerazioni abbiamo provato a dar vita a questo esperimento. Grazie ad una rete di compagni che ci offre il proprio contributo da diversi paesi tra cui Italia, Francia, Olanda, Germania, Inghilterra, Usa, India, vorremmo provare a far circolare le esperienze, le informazioni e gli approfondimenti nazionali e internazionali che troppo spesso non riescono a oltrepassare gli spazi.
Ma forse la nostra ambizione maggiore sta nel nostro impegno nel tentare di coinvolgere tutti i compagni impegnati nella lotta antifascista e contro la repressione che vogliano contribuire all’ampliamento delle informazioni. Facciamo dunque appello a tutti i compagni che, in varie forme (esperienze, notizie, corrispondenze) e secondo le proprie disponibilità, vorranno partecipare al progetto.
Come è possibile intuire dal titolo, la discussione all’interno della redazione si è incentrata sugli spunti che abbiamo messo nei bagagli del viaggio di ritorno da Milano. Proprio nel capoluogo lombardo si è, infatti, tenuta un’assemblea organizzata dall’”Associazione Dax 16 marzo 2003″, in occasione del settimo anno senza Davide. In quella sede abbiamo avuto modo di conoscere e di dialogare con antifascisti di diverse parti d’Italia e d’Europa; abbiamo sentito raccontare storie di omicidi e lutti da Mosca a Madrid. Abbiamo buttato giù quel sapore amaro che lascia la rabbia quando risale nella bocca. Abbiamo messo nei nostri bagagli le loro voci e proveremo a farvele ascoltare. DaxCarlos, Ivan li conserviamo, invece, dentro di noi e proveremo a farli vivere, sempre.
Se la prima delle due direttrici principali lungo le quali si sviluppa il programma è l’antifascismo, la seconda sarà l’approfondimento delle strategie repressive. Vorremmo cominciare con il dare attenzione ad alcune linee guida a proposito del progetto di polizia europea. Crediamo sia necessario muovere questi primissimi passi per riuscire a cogliere l’organicità delle strategie repressive attuate nei diversi stati dell’unione. Guardando più nello specifico dell’Italia, riteniamo opportuno cominciare mettendo in risalto quel laboratorio repressivo chiamato Parma, che rappresenta un esempio quanto mai attuale della strategia repressiva; che abbiamo avuto modo di conoscere alla scorsa assemblea del 6 febbraio a
Napoli e la cui intervista integrale potrete ascoltare in podcast.  Come si può cogliere dalle nostre parole, si tratta in questo caso di un editoriale un po’ “sui generis”, disposto a lasciarsi dividere tra presentazione del progetto e indice del programma di questa settimana.
Si comincia dunque oggi, con Dax nel cuore.
E scusateci l’emozione. Scusateci se non saremo sempre puntuali con le date di pubblicazione o di programmazione. Scusateci, ma abbiamo una rabbia dentro che ci fa vibrare. Scusateci se ci sentiamo più vivi di prima.
Viva Dax Libero e Ribelle