Ciao Daddo!

Ciao Daddo!

E’ nell’anniversario della cacciata di Lama dall’università che veniamo a sapere della morte di Daddo, compagno che rimase gravemente ferito durante gli scontri del febbraio 1977 a piazza Indipendenza. Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, questo ricordo dei compagni di DeriveApprodi. Ciao Daddo!

Ciao Daddo

Abbracciamo Daddo, scomparso ieri. Uomo leale, generoso e coraggioso come ben sanno tutti coloro che lo hanno conosciuto, e come chiunque può intuire dalle due immagini che qui pubblichiamo in suo ricordo. Immagini scattate da Tano D’Amico il 2 febbraio 1977 a piazza Indipendenza a Roma. Tra le tante avventure vissute da Daddo vi è stata anche quella di aver partecipato, nel 1998, alla fondazione della casa editrice DeriveApprodi.

La cerimonia di commemorazione di Daddo si terrà domani (venerdì 18 febbraio) alle ore 17 presso la Sala dell’Università Valdese in via Dionigi n. 59 (sul retro della Chiesa Valdese di Piazza Cavour).

“Il 1 febbraio 1977 sono occupate le Università di Palermo, Torino, Pisa, Sassari, Cagliari, Salerno. Assemblee ed agitazioni nelle Università di Milano, Bologna, Padova, Firenze. A Roma una settantina di fascisti entrano nella Facoltà di Lettere e in quella di Giurisprudenza, armati di spranghe, bastoni e armi da fuoco. Un colpo di pistola ferisce gravemente al capo lo studente Guido Bellachioma.

Il 2 febbraio ci sono manifestazioni antifasciste in molte città. A Roma gli studenti e le forze politiche si dividono sulle modalità della protesta antifascista: Fgci, Pdup e Ao scelgono un comizio dentro l’Università, menre numerosi studenti, l’Autonomia Operaia e gli ex LC decidono di manifestare nelle strade vicine all’università e di assaltare la sede fascista di via Sommacampagna. Il corteo viene disperso dalla polizia. In uno scontro a fuoco restano gravemente feriti gli studenti Paolo Tommasini e Leonardo Fortuna (detto Daddo), e l’agente Domenico Arboletti. Ugo Pecchioli, a voce del Pci, chiede la chiusura dei “covi” dei “cosiddetti autonomi”, affermando che il raid dei fascisti all’Università e le violenze dei provocatori cosiddetti autonomi sono due volti della stessa realtà terrorista. E’ la rottura, totale e definitiva, tra il Pci e il movimento degli studenti.

Il 17 febbraio il segretario della CGIL Luciano Lama tiene un comizio all’Università di Roma occupata. Gli studenti lo contestano con urla, fischi e slogan ironici. La situazione degenera quando il servizio d’ordine del sindacato e del Pci carica gli studenti. Dopo violentissimi scontri corpo a corpo Lama è cacciato dall’università e il suo palco assaltato e devastato.”