Chi finanzia Forza Nuova?
Da qualche giorno è iniziata la campagna elettorale per le europee che, come tutte le elezioni, a Roma smuove un indotto di diversi milioni di euro ed occupa decine di lavoratori stagionali impegnati ad affiggere i manifesti per partiti e singoli candidati. Quest’anno la crisi economica e/o la semplificazione del quadro politico sembrerebbero essersi riverberate anche sul numero di ditte che operano nel settore con una diminuzione di manifesti e quindi di lavoratori impiegati, i cosiddetti “attacchini”. In questo contesto, abbastanza in sintonia con la situazione economica del paese, c’è però un’azienda che si muove in controtendenza, ed è quella che fa capo al federale romano di Forza Nuova: Martin Avaro. Sbaragliando la concorrenza della ditta di affissioni che da anni lavorava per Forza Italia, Avaro è riuscito infatti ad accaparrarsi i manifesti dell’assessore capitolino alla casa, Alfredo Antoniozzi, e dell’ex coordinatore regionale di Forza Italia, Alfredo Pallone (entrambe candidati alle europee) oltre che quelli di Buontempo e della lista che vede unite La Destra di Storace, l’MPA di lombardo e la lista dei pensionati. Stiamo parlando, ad occhio, di oltre un milione di manifesti.. e siamo solo all’inizio. Ora se la faccenda finisse qui si rimarrebbe nel campo della cosiddetta libera impresa, ma di libero in questa storia c’è ben poco e cercheremo di spiegarla nel modo più semplice possibile. Si “dice” che per accaparrarsi l’appalto Avaro avrebbe abbassato il prezzo per il singolo manifesto a 19 centesimi l’uno, ben sotto quello di mercato che a Roma oscilla intorno ai 30-35 centesimi. Dopo di che, per mantenere il proprio margine di guadagno, pagherebbe gli attacchini un terzo in meno di quello che solitamente prende chi lavora in campagna elettorale. Chi gestisce un campagna elettorale, però, oltre che a fare prezzi competitivi e a contenere i costi deve anche garantire la visibilità del committente, soprattutto se questo è abituato bene. E qui viene il bello. Gran parte degli attacchini messi in campo dal buon Martin proviene direttamente dalle fila di Forza Nuova e si sta facendo “rispettare” a suon di minacce e intimidazioni. Quando queste non sono più sufficienti e si deve passare ai fatti, allora interviene il capo insieme a 4 o 5 suoi scagnozzi. In una settimana la squadraccia ha già dato una “ripassata” a due lavoratori di altre ditte di affissioni nella zona di Prati, un quartiere dove la lotta è all’ultimo manifesto. Chi ce l’ha raccontata ci ha descritto un’organizzazione piramidale con al vertice Avaro, subito dietro di lui ci sarebbero due capizona che controllano Roma nord e Roma sud e sotto di loro hanno altre 6 persone che girano con moto e motorini per i vari municipi controllando i propri attacchini e minacciando gli altri. Si tratterebbe di gente proveniente da quell’ambiente trasversale (stadio, estremismo di destra) a cui negli ultimi anni FN a già dimostrato di poter e saper attingere. Personaggi che non hanno nessuna remora a mostrare, se serve a convincere gli attacchini più riluttanti, che loro girano “ben equipaggiati” (e chi vuol capir, capisca). Se queste sono le premesse non passerà molto tempo prima che questa squadraccia faccia più danni di quelli fatti finora. E del resto questo modus operandi era stato sperimentato già qualche settimana fa con l’aggressione ad alcuni dipendenti del PRC a Piazza della Croce Rossa, “rei” di aver chiesto a uno dei loro attacchini di non affiggere manifesti proprio sotto la direziona nazionale. Un’ultima considerazione: un appalto del genere (oltre 200.000 euro lordi) non si vince solo perché si propone il prezzo più basso, servono entrature politiche e rapporti personali. Qual è il legame tra il PDL e Forza Nuova?