Casapound e lo “scorteo”

Casapound e lo “scorteo”

Quando credi di averle viste tutte, quando pensi che più nulla ti possa sorprendere… ecco che le tartarughine ninja tirano fori dal cilindro la trovata “geniale”, l’idea che spariglia le carte in tavola, quello che proprio non ti aspetteresti: lo “scorteo” notturno. Questi i fatti. Ieri sera, verso mezzanotte, inizia a girare la voce che un gruppone di fascisti s’è concentrato sulla Colombo nei pressi della Regione Lazio (per chi non è di Roma, poco lontano dal luogo dove si è consumata la loro ultima Waterloo). L’appuntamento, per tutti i compagni e le compagne è ad Acrobax, possibile obiettivo di una loro rappresaglia. Man mano che arrivano macchine è il numero cresce l’atmosfera si surriscalda, c’è chi favoleggia del Cinodromo come la Stalingrado di Roma, e come direbbero gli Erode “Al Volga non si arriva”, anzi, al Tevere non si arriva. Questo è poco ma sicuro. Insomma, uno s’aspetta una di quelle serate da raccontare ai nipotini una volta che avremo finalmente instaurato la dittatura del proletariato, e invece… nulla, nisba, nada de nada. I sogni epici svaniscono in men che non si dica. Dopo pochissimo si sparge infatti la voce che il “gruppone” sta attacchinando per il quartiere con tanto di scorta della polizia. Avete capito bene, volanti davanti, volanti di dietro, Digos intorno. L’attacchinaggio notturno è stato concordato e, a quanto raccontano i poliziotti di zona venuti a capire che intenzioni abbiamo, gli ordini arrivano da uffici ben più in alto della Questura. I cameratti hanno addirittura richiesto (ed ottenuto) che qualche volante si disponesse all’imbocco della via che porta ad Acrobax. Certamente avranno pensato che vista l’altra sera era meglio non rischiare. Fatto sta che, tutti un po’ increduli, siamo stati testimoni del primo “scorteo” di Roma. Il 7 maggio a Roma c’è la festa della polizia, ora, secondo voi, è un caso che il blocco abbia scelto proprio quel giorno per manifestare? Naaaaaa…