1917-2008 ancora all’assalto del cielo

1917-2008 ancora all’assalto del cielo

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Sulle piazze il calpestio delle rivolte! In alto, catena di teste superbe! Con la piena d’un nuovo diluvio laveremo le città dei mondi.

Il toro dei giorni è pezzato. Il carro degli anni è lento. Il nostro dio è la corsa. Il cuore è il nostro tamburo.

Che c’è di più celeste del nostro oro? Ci pungerà la vespa d’un proiettile? Nostre armi sono le nostre canzoni. Nostro oro le voci squillanti.

Prato, distenditi verde, copri il fondo dei giorni. Arcobaleno, dà un arco ai cavalli veloci degli anni.

Vedete, il cielo s’annoia delle stelle! Senza di lui intrecciamo i nostri canti. Ehi, Orsa maggiore, esigi che ci assumano in cielo da vivi!

Bevi le gioie! Canta! Nelle vene la primavera è diffusa. Cuore, batti la battaglia! Il nostro petto è rame di timballi.

 

Vladimir Majakovskij/la nostra marcia/1917