proletari espropriati o espropri proletari?

proletari espropriati o espropri proletari?

Oggi La Stampa, il quotidiano di casa Fiat, pubblica alcuni interessanti dati forniti dal Centro di Ricerca per il Retail. Secondo il “Barometro Mondiale dei Furti” (strano ma vero, esiste) il fenomeno del taccheggio sarebbe in costante aumento con un danno alla grande distribuzione italiana stimato in quasi 4 miliardi di euro. Parmigiano, salumi, pile elettriche, libri… qualsiasi cosa possa essere occultata in una tasca o in una borsa va bene. Nell’ultimo anno ci sarebbe addirittura stato un incremento del 6.2% che, stando all’articolo, starebbe spingendo le multinazionali a ricercare sistemi di controllo e vigilanza sempre più sofisticati. Forse l’incedere della crisi sta disinibendo molti proletari dal “sacro rispetto” per la proprietà privata? Speriamo sia così, e perchè no, speriamo anche che questi comportamenti oltre ad estendersi si facciano collettivi, consapevoli ed organizzati. Anche perchè, tanto per citare il libro dei libri (la danza immobile NdR): bisogna mangiare quando si ha fame, non quando si hanno i soldi.