Noi saremo tutto! Il seminario
Passati alcuni (troppi) mesi dal 15 ottobre 2011, continua a rimanere inevasa la domanda di organizzazione politica che quelle giornate avevano palesato. La sinistra, variamente intesa, ha preferito girarsi dall’altra parte, lasciando cadere il compito che dovrebbe – storicamente – contraddistinguerla: tentare di organizzare il conflitto. Non è cosa facile e nessuno ha la soluzione in tasca. La frammentazione a cui è andato incontro il tessuto storico a cui si rivolgevano la sinistra storica e i nuovi movimenti non lo scopriamo certo oggi o l’anno scorso, e insieme al tessuto sociale sono venuti meno tutti quegli strumenti che la classe si era dotata per organizzarsi, ricomporsi, unirsi e difendersi dall’attacco di un capitalismo sempre più in crisi, che non riesce più a creare ricchezza e consenso, e che si limita a bloccare ogni tentativo di alternativa possibile della situazione.
A fronte di tutto ciò, però, il minimo che avremmo dovuto fare era avviare un profondo ripensamento dei nostri obiettivi, dei nostri referenti sociali, delle nostre pratiche, al fine di tentare di ricomporre quello che il 15 ottobre (e il 14 dicembre) si è espresso in tutta la sua spontaneità e disorganizzazione. Il 15 ottobre si è espressa una contraddizione, e invece di interrogarci su dove veniva, cosa voleva, chi era e cosa rappresentava ci siamo fermati al feticismo dell’evento. Alla critica dell’immediato.
Queste, e molte altre ragioni, stanno alla base del nostro tentativo di capire e dotarci di strumenti politici che possano consentirci un avvicinamento a contraddizioni con cui dovremmo sempre più fare i conti. Il seminario che promuoviamo sabato ha esattamente questo come obiettivo: analizzare la nuova composizione di classe, e capire come intervenire politicamente su questo nuovo tessuto eterogeneo e frammentato, ma non per questo meno potente e meno sfruttato. Il proletariato diffuso – e meticcio – delle metropoli industrializzate sta attraversando il paradosso di essere sempre più studiato dal capitale e sempre meno organizzato dalla sinistra. Capire gli strumenti possibili su come organizzarlo, questo riteniamo esserre uno degli obiettivi strategici per gli anni a venire.
Oltre a noi, il seminario e copromosso insieme ad altri collettivi politici, con cui da anni facciamo politica e proviamo a organizzare un nuovo tipo di intervento nelle metropoli, pur con tutte le nostre difficoltà e possibilità. Ma ci proviamo, e ci proveremo sempre più in futuro. Sabato ci saranno compagni da Milano, da Bologna, da Parma, da Napoli, ecc.. Sarà un seminario e un confronto collettivo. Ci vediamo a San Lorenzo.