do the right thing!

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dal sito di Repubblica

Immigrati e caporali. Gli uni di fronte agli altri. Alla pari. Oggi si è svolto il primo sciopero in Italia dei lavoratori alla giornata. Da Baia Verde ad Afragola passando per Villa Literno, Casal di Principe, Giugliano, Qualiano, Pianura e Scampia. Hanno pacificamente occupato sedici ‘rotonde’ tra Caserta e Napoli. Negli stessi incroci stradali dove ogni giorno vengono “ingaggiati”, stamattina all’alba, migliaia di migranti hanno incrociato le braccia e alzato un cartello: “Noi non lavoriamo per meno di 50 euro al giorno”. In strada c’erano tutti: i lavoratori delle campagne, dell’edilizia, del terziario, del mondo dell’artigianato. Regolari e irregolari. “E’ stata una bella manifestazione – dice soddisfatto Alfonso De Vito, della rete antirazzista – perché queste persone oggi hanno rinunciato ad un guadagno, ma innanzitutto perché hanno avuto il coraggio di scendere in piazza, metterci la faccia e sfidare i caporali”. Particolarmente significativo il presidio di Baia Verde, proprio nella piazzetta dove due anni fa al termine di un concerto per le vittime di Castel Volturno, morì Miriam Makeba, mamma Africa, e che, in particolar modo, i ragazzi del Ghana e della Nigeria hanno voluto ricordare con particolare affetto. “E’ stato solo un primo appuntamento – spiega ancora De Vito – perché l’impegno per far terminare questa spirale di sfruttamento è molto lungo”. “L’obiettivo di questa giornata di sciopero è contrastare lo sfruttamento del lavoro nero – spiegano gli organizzatori – con il recepimento della direttiva europea 52, applicare ed estendere l’articolo 18 del testo unico anche a chi denuncia di essere stato costretto all’irregolarità del lavoro, ma anche e soprattutto mettere in campo un percorso permanente di emersione dalla clandestinità”. E domani secondo appuntamento, con un corteo contro il razzismo, lo sfruttamento e le camorre a Castel Volturno per il permesso di soggiorno e i diritti di cittadinanza. E in questo caso i numeri ci sono: sfileranno oltre 2000 immigrati, oltre a studenti, lavoratori italiani, associazioni. Appuntamento alle 10,30 alla stazione di Caserta e arrivo sotto la prefettura. La mobilitazione proseguirà a Roma il 14 e del 15 ottobre, con un presidio davanti al ministero dell’Interno.