Correvo pensando ad Anna: la presentazione

Correvo pensando ad Anna: la presentazione

 

Venerdì avremo l’onore e il privilegio di presentare il libro di Pasquale Abatangelo (qui la nostra recensione). Sarà la prima presentazione romana, non a caso organizzata al Corto circuito: i fili della storia trovano sempre la strada per riannodarsi, almeno simbolicamente. La gelida distanza che separa la storia raccontata nel libro dalle miserie della sinistra attuale rende la testimonianza di Pasquale un imprescindibile documento di storia. Correvo pensando ad Anna dispone alla comprensione degli anni Settanta, dei significati che assume di volta in volta la lotta di classe, delle sofferenze dei rivoluzionari, diverse e speculari in ogni epoca. Ma il libro di Pasquale non è solo un documento di storia, e la presentazione romana non vuole essere il semplice ricordo di un’esperienza politica e umana. L’obiettivo è allora quello di parlare del nostro tempo attraverso la vicenda e le riflessioni contenute nel libro. Capire se un libro di questo tipo, affatto particolare nel panorama non sempre esaltante della memorialistica sugli anni Settanta, abbia anche la forza di stimolare e trainare un ragionamento politico, non solo storico. Non è facile e non è detto che ci si riesca. Ma l’intenzione che ci ha mosso ad organizzare la presentazione è questa. “Sfruttare” Pasquale, il suo libro, la sua capacità di trasmettere un punto di vista partendo dall’esperienza grande e traumatica che lo ha visto protagonista, ma anche la sua lucidità, davvero rara, di analizzare le potenzialità e i limiti di quell’esperienza, fuggendo ogni mitizzazione o riduzione eroico-macchiettistica della sua vicenda. Come diciamo da tempo: capire gli anni Settanta, valutarli come fatto storico-politico originale e al tempo stesso “tipico”, predispone alla comprensione dei limiti della sinistra antagonista attuale e, simultaneamente, contribuisce a dissotterrare quegli strumenti della lotta di classe che sono stati consapevolmente seppelliti dai rimestatori di quella vicenda. Domani avremo un’occasione privilegiata per capire. Ci vediamo allora domani – venerdì 9 giugno – alle ore 18, al Corto circuito, in via Filippo Serafini 57.