Conflitto, rivoluzione, potere: alla ricerca di un immaginario condiviso
In un epoca in cui legalità è diventato un concetto di sinistra, e illegalità di destra; in un momento, molto triste della nostra storia, dove la difesa dei magistrati è portata avanti dai partiti di “sinistra” e l’attacco alla magistratura politicizzata da quelli di “destra”; in un periodo storico dove la sinistra prende voti solo se parla di rispetto delle regole, mentre la destra li raccoglie nell’illegalità diffusa nel paese; in un contesto politico e culturale dove un “pensatore” di sinistra, Asor Rosa, richiede l’intervento politico dei carabinieri per liberarci dal berlusconismo; in un mondo dove, ad appoggiare i bombardamenti NATO, sono i partiti e alcuni personaggi di sinistra, condannati come proto-imperialisti o vetero-colonialisti dai commentatori di destra…Bene, all’interno di questo ridicolo dibattito politico e “culturale” (con molte virgolette) che ci tocca attraversare e subire, cercando di restare umani, come esprimeva splendidamente Vittorio Arrigoni, la cosa migliore da fare ci sembra essere quella di capire perché è scomparso dal nostro orizzonte politico un immaginario politico condiviso che ci tenga uniti. Come fare per ritrovarlo, per coltivare ancora una visione comune delle cose, dei nostri obiettivi. Come ridarci degli obiettivi di lungo periodo che ci consentano anche una più sensata interpretazione di tutto ciò che succede sotto il cielo della politica, e che evidentemente non abbiamo più gli strumenti per capire.
Di tutto questo ne parleremo martedì 19 alle 16.00, nella facoltà di Fisica dell’università di Roma La Sapienza. Ci vediamo lì.