chi non occupa, preoccupa.
Nubi nere si addensano sui cieli di Roma, nubi gravide di elettricità, nubi che preannunciano burrasca. L’altro ieri, dopo il Regina Elena, un altro sgombero di massa, altre famiglie sbattute per strada come se si trattasse di pacchi. I pretoriani di Alemanno eseguono decisioni prese negli uffici dei grandi costrutturi, il dio della rendita esige che centinaia di vite vengano sacrificate sull’altare della speculazione. E a cantare le gesta dei vincitori, e ad infierire sui vinti, come sempre, i giullari di corte e gli scriba del Capitale. Fra questi chi si sta distinguendo per infamia sono senza dubbio i giornalisti de Il Messaggero e Il Tempo che ogni giorno gareggiano tra loro a chi la fa più sporca (leggi). Pensavamo però che la schiera dei questuanti, dei prezzolati, dei lecchini finisse qui… e invece no. Perchè questa mattina dalle pagine del Corriere della Sera di Roma abbiamo appreso che a giorni verrà fatta circolare una petizione contro le occupazioni e per il ripristino della legalità. Sulle prime confessiamo di aver creduto si trattasse della solita iniziativa mediatica del solito “comitato” di cittadini egoisti e perbenisti legati al PDL… ah quanta e quale ingenuità. Questa volta a raccogliere le firme contro i movimenti di lotta per la casa, sostenendo oggettivamente le politiche della giunta Alemanno, sono i “sindacati” degli inquilini, ovvero SUNIA, SICET, UNIAT e federcasa, ovvero CGIL, CISL e UIL. Roba da non crederci. Per i tre piccoli porcellin dunque il problema non è l’inconsistenza del patrimonio abitativo pubblico (3% contro il 18% della “comunistissima” Olanda), non sono le 200000 case tenute sfitte per tener alto il costo degli affitti, non sono le migliaia di famiglie che pur avendo il massimo dei punti non vedranno mai una casa popolare, no, per queste merdine il problema sono le occupazioni, il problema è chi lotta e non delega…