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La lotta paga, ma ha anche un costo. Non riceviamo finanziamenti, non abbiamo trattorie, nessuno ci paga manifesti, striscioni o trasferte. Tutta la nostra attività politica è finanziata con l'autotassazione e la vendita delle magliette. Se pensi che il nostro impegno meriti un piccolo sostegno, non indugiare. Anche un piccolo contributo economico è per noi una grande forma di solidarietà politica.
Bellissima intervista piena di spunti e proposte interessanti e di semplice applicabilità sopratutto nella parte relativa alle parole d’ordine che dovrebbe darsi nel prossimo futuro un movimento capace di mettere in discussione lo stato di cose presenti. Sul come affrontare uno dei nodi cruciali citati da Bersani, e cioè come superare le restrizioni dovute al distanziamento sociale imposto dalla pandemia per portare in piazza l’opposizione, mi viene in mente un esempio recente (proveniente da uno stato non certo esemplare per tanti altri motivi) che mi ha molto colpito…mi riferisco alla manifestazione svoltasi in Israele per opporsi alla presenza del corrotto nethanyau nel nascente governo, una piazza enorme piena di migliaia di persone a distanza di sicurezza….mi ha dato l’immagine di un movimento disciplinato, determinato e consapevole della propria forza.
«This morning i woke up in a curfew»
Burnin’ and lootin’
Neanche cinque mesi dall’apertura della fase di “convivenza” con il Covid-19 che ci risvegliamo tutti – come cantava il re del reggae –
Nei giorni scorsi abbiamo preso pubblicamente una posizione piuttosto netta sui comportamenti giudiziari dell’enfante prodige della politica cittadina e questo ci ha fatto “guadagnare” qualche att
Il prolungarsi indefinito della crisi epidemica e sanitaria sta mutando il mondo che eravamo abituati (e rassegnati) a conoscere. La storia sembra essersi rimessa inaspettatamente in mot
E’ davvero complicato provare a prendere parola collettivamente rispetto “all’emergenza coronavirus” con il clima di opinione che si è generato in questo paese. Da giorni siamo tutti letteralmente
Da Carmilla
di Alessandro Barile
Rafael Poch-de-Feliu, Angel Ferrero, Carmela Negrete, La quinta Germania, Leg edizioni, Gorizia 2017, pp. 244, € 22,00.
A una lettura disattenta
di Valerio Evangelisti
Per mettere subito le cose in chiaro, non prendo nemmeno in considerazione le tesi di chi dice che in Venezuela, con la formazione di un’Assemblea costituente, sia in gioco
Bellissima intervista piena di spunti e proposte interessanti e di semplice applicabilità sopratutto nella parte relativa alle parole d’ordine che dovrebbe darsi nel prossimo futuro un movimento capace di mettere in discussione lo stato di cose presenti. Sul come affrontare uno dei nodi cruciali citati da Bersani, e cioè come superare le restrizioni dovute al distanziamento sociale imposto dalla pandemia per portare in piazza l’opposizione, mi viene in mente un esempio recente (proveniente da uno stato non certo esemplare per tanti altri motivi) che mi ha molto colpito…mi riferisco alla manifestazione svoltasi in Israele per opporsi alla presenza del corrotto nethanyau nel nascente governo, una piazza enorme piena di migliaia di persone a distanza di sicurezza….mi ha dato l’immagine di un movimento disciplinato, determinato e consapevole della propria forza.