Vito è stato tradito

Vito è stato tradito

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Eccoci qua, a commentare attoniti l’ennesima tragedia scolastica. L’ennesimo “cedimento strutturale” che ha portato alla morte di Vito Scafiti e che forse ha paralizzato per sempre un suo compagno di classe. E’ sempre un compito delicato, in questi casi, provare ad individuare le responsabilità. Non perché queste non ci siano, anzi, ma perché il dolore dei familiari e degli amici deve essere preservato dalle speculazioni politiche e dagli sciacallaggi mediatici. Ma ha ragione la zia di Vito quando urla ai giornalisti che “le scuole fanno schifo tanto al Nord quanto al Sud”, perché non si può morire così, a diciotto anni, in un luogo che dovrebbe prepararti alla vita. E’ un’assurdità, anzi, di più, è un tradimento. Si, perché Vito è stato tradito, e non dalla sorte, come ha avuto la faccia tosta di commentare oggi il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Vito è stato tradito da chi vede la scuola come un costo da tagliare e non come una risorsa, da chi ha fatto si che 6 istituti scolastici su 10 siano considerati “a rischio”. E queste persone hanno un nome è un cognome che sarebbe troppo facile ricondurre solo all’attuale Ministro dell’Istruzione. I nomi e i cognomi sono quelli di tutti i Ministri che in questi anni si sono succeduti diminuendo risorse e proponendo tagli alla scuola e di tutti i loro presidenti del consiglio. Sono loro i traditori.