CASAPOUND NAPOLI: GAME OVER

NOT IN MY TOWN

Le belle giornate esistono. Anche durante la crisi. Anche in un paese di merda come l’Italia. Ieri eravamo stati invitati a partecipare ad un’assemblea per festeggiare il primo anno di occupazione dello SPAZIO di MASSA, un’area di oltre 800 metri quadrati occupata dai compagni dell’Università Federico II a Napoli, nella facoltà di lettere. Neanche il tempo di imboccare l’autostrada, però, che arriva la telefonata di un compagno che ci dà la bella notizia: l’HMO, l’occupazione di Casapound a Napoli, è stata sgomberata. Certo, per un’inaccettabile equiparazione è stata sgomberata anche l’ex Schipa. Certo, i 32 compagni che dormivano nell’occupazione sono stati identificati e denunciati. Certo, c’è un compagno, Lollo, con un versamento di sangue nei polmoni. Ma almeno per un po’, almeno per qualche giorno, sappiamo che la soddisfazione sopravanzerà la rabbia. A Napoli Casapound non esiste più. A NAPOLI CASAPOUND NON ESISTE PIU’. E a sgomberarla, mettendo con le spalle al muro Questura e Comune, è stato l’antifascismo militante dei compagni che in settimane di lotte serrate hanno determinato le condizioni perchè questo avvenisse. Cortei, scontri, volantinaggi, presidi, controinformazione, occupazioni… una mobilitazione generosa e incessante che varrà da stimolo e insegnamento per tutti. Grazie compagni.